Anomalie cosmiche. La scienza viene sempre presentata attraverso i suoi successi. Come una cittadella inespugnabile.
La situazione, in realtà, è un po’ più complessa. Letteralmente, tutte le teorie sono false e un giorno saranno sostituite da modelli migliori che, molto spesso, faranno tabula rasa dei concetti passati.

Alla base di queste rivoluzioni, magnifiche e inquietanti, si trovano le anomalie. Esse s’intrufolano nel paradigma dei modelli standard e minano l’edificio costruito con grande pazienza dagli scienziati. Alcune si rivelano soltanto stranezze passeggere, fugaci e prive di conseguenze, ma altre resistono e scatenano vere e proprie tempeste. Proprio a partire da queste anomalie si delineano le premesse di una nuova scienza che, in sostanza, resta ancora tutta da scrivere.

Anomalie cosmiche. Dalla curiosa egemonia della materia nell’universo ai misteri dei buchi neri e del vuoto quantistico, Aurélien Barrau accompagna il lettore sulla difficile strada della ricerca scientifica, costellata di crepe e di pietre d’inciampo.

ANOMALIE COSMICHE, L’INDICE:

• Prefazione di Carlo Rovelli.
• Prologo. Tutte le teorie sono false.
• Capitolo 1. Paradossi nel paradigma.
• Capitolo 2. I modelli standard.
• Capitolo 3. Materia oscura.
• Capitolo 4. Energia oscura.
• Capitolo 5. Regolazione fine.
• Capitolo 6. Raggi cosmici.
• Capitolo 7. Il senso dell’insensato.
• Capitolo 8. Buchi neri.
• Capitolo 9. Antimateria.
• Capitolo 10. Il normale e il non troppo logico.
• Capitolo 11. Un problema di velocità.
• Capitolo 12. Big Bang.
• Capitolo 13. Teoria delle stringhe.
• Capitolo 14. Intoppi nel modello standard.
• Capitolo 15. Lampi…
• Capitolo 16. Formalismi paradossali.
• Capitolo 17. Modalità dell’anomalo.
• Epilogo. La grazia dell’anomalo.

DAL PROLOGO:

Non si tratterà qui molto di scienza consolidata. La scienza, per sua stessa essenza, è sempre stata legata a doppio filo al fragile e all’effimero. Essa è una forma di pensiero instabile e che si definisce tale; intrinsecamente crepuscolare. Si tratterà allora di scoprire, senza visioni sistematiche né mire tassonomiche, ben lontani dall’essere esaurienti e meticolosi, qualche intoppo che ostacola la nostra comprensione del cosmo. Qualche pietra spigolosa su cui inciampano i nostri modelli standard.

A partire da questi problemi dalle molteplici ripercussioni e dalle conseguenze incerte, si delineano le premesse di una nuova scienza che, per le sue parti essenziali, resta ancora da scrivere. Si tratta innanzitutto di saper identificare l’anomalia non ancora considerata come tale. Di essere tutt’uno con il disagio e di camminare fianco a fianco con l’inquietudine.